Perché si parla di efficienza energetica in edilizia
Le politiche attuate oggi dai governi per la tutela del clima sono la conseguenza dei trattati internazionali nati a seguito degli Accordi di Rio (1992) dell’UNFCCC (Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici). Con il Protocollo di Kyoto del 1997 vengono definiti gli accordi, aggiornati poi nelle successive conferenze. Lo scopo degli oltre 180 paesi aderenti, tra cui l’Unione Europea tra le principali sostenitrici, è di ridurre le emissioni di gas serra provocate dall’attività dell’uomo e responsabili del surriscaldamento del pianeta.
Considerando il grande impatto ambientale rappresentato dai consumi domestici, nel settore edile l’impegno si concretizza, tra gli altri, con una serie di incentivi volti a migliorare le prestazioni termiche degli edifici, favorendo la ristrutturazione degli esistenti e la costruzione di nuove abitazioni a energia quasi zero, NZEB (Near Zero Energy Bildings). Cioè edifici che richiedono pochissima energia per il proprio riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria.
Oggi tutti gli immobili sono classificati in base al fabbisogno energetico e ogni regione regolamenta le certificazioni attraverso un proprio ente che definisce i protocolli, i sistemi di calcolo, il software, le verifiche di conformità degli attestati, ecc.
Perché CasaClima?
Casa Clima è il sistema di certificazione per l’Alto Adige, ciò significa che all’interno di quel territorio è obbligatorio, mentre nelle altre regioni è volontario. A differenza di atri protocolli, il metodo CasaClima permette una verifica completa dell’edificio, che avviene dalla progettazione fino alla fine del cantiere. Sono previsti sopralluoghi da parte dei tecnici nominati da CasaClima durante i lavori e il test di tenuta all’aria al termine delle opere, per verificarne effettivamente i requisiti e correggere eventuali difetti. È un sistema che garantisce trasparenza e maggiore tutela per il committente, perché la qualità dell’immobile è verificata concretamente, non solo attraverso un sistema di calcolo.
Cos’è il test di tenuta all’aria?
Serve per verificare che la tenuta all’aria sia eseguita in modo appropriato, attraverso un apposito macchinario che pressurizza l’edificio. Creando artificialmente una differenza di pressione tra l’interno e l’esterno del fabbricato, il software risale ad un valore che indica quante volte viene scambiata l’aria al suo interno. Più questo valore (n50) è basso, minori saranno le infiltrazioni. Negli edifici tradizionali lo scambio d’aria è altissimo per la presenza di infiltrazioni d’aria (spifferi), dalle finestre, dai muri, dagli impianti, ecc. In caso il risultato non sia conforme agli standard previsti, si procede con altri test (termocamera, prova del fumo, ecc.) per identificare le criticità e porvi rimedio. Questo test è fondamentale per dimostrare al cliente la qualità dell’opera. Solamente i protocolli Passivhaus e CasaClima lo prevedono.
Esiste Classe A e Classe A.
Le classi A quindi non sono tutte uguali, alcuni sistemi di certificazione forniscono maggiori garanzie sulla qualità del lavoro.
Scopri quali sono le classi CasaClima >
Partner CasaClima
Il riconoscimento viene rilasciato ad aziende che emergono per l’elevata competenza tecnica e il costante impegno in una gestione di tipo sostenibile. I partner CasaClima contribuiscono a trasformare in realtà l’idea di CasaClima: abitare in luoghi sani e rispettosi dell’ambiente. I requisiti di qualità vengono riconosciuti dopo un’analisi dell’azienda e delle opere realizzate, e devono essere confermati dall’Agenzia con cadenza periodica. RHALPner BAU è la prima impresa edile riconosciuta partner CasaClima in Lombardia.